Carlo Tiravanti, titolare di un’affermata azienda, alla soglia dei sessant’anni, si invaghisce di una giovane creola e non esita a lasciare moglie e figlie già maggiorenni, disperdendo buona parte del patrimonio ottenuto in tanti anni di lavoro, nell’illusione di rivivere una seconda gioventù. Bisogno di fuga, necessità di riprendere in mano la propria vita inglobata in un meccanismo di scelte condizionate, desiderio di sentirsi ancora attraente agli occhi di una giovane donna e del mondo stesso, che lo vede già vincente? Questi quesiti e altri “nodi”, si scioglieranno nel corso del romanzo, attraverso situazioni, riflessioni, ricordi, episodi appassionanti e a tratti assai rocamboleschi.
La scrittura precisa, dal ritmo incalzante, curata, competente, pulita di Piero Andrea Carraresi, rende la lettura scorrevole e piacevole. Il tema attuale, non si discosta molto dalla realtà, che vede tanti uomini nella seconda fase della vita, impegnati a inseguire il sogno di una gioventù ritrovata per sentir pulsare ancora il battito della vita. Illusione effimera, come realizzerà il nostro protagonista dopo una serie di disavventure, riprendendo in mano i veri valori dell’esistenza.
Per il lettore che ama la buona scrittura, l’avventura, il giallo – la seconda parte del libro è anche un’indagine condotta in modo sapiente – credo che questo sia il libro adatto. Non ne rimarrete delusi.
Firenze, 15 gennaio 2021
di Antonella Cipriani
