L’ozio è il padre dei vizi
e lo zio del nulla,
il vuoto dell’anima,
il non operare.
L’ira
adirata e funesta:
<<troppa poltraggine,
non va bene,
sempre in festa.>>
L’invidia dice:
<<la pigrizia è un peccato>>,
e lui:
<<non invidiare, hai scordato?>>
L’avarizia
gli da’ ragione:
<<spreca il tempo,
non dargli scampo>>.
La gola dice:
<<almeno mangia>>,
e lui:
<<così si riempie la pancia,
mi metti all’ingrasso;>>
e lei:
<<meglio di stare allo spasso>>.
La superbia:
<<vedi come mi do da fare?>>
e lui:
<<prova, e vedi come
così bene
si può stare>>.
La lussuria:
<<scherza, ridi,
vivi le tue passioni,
vivi nel divertimento>>;
e lui:
<<troppo stress!
troppo movimento>>.
morale:
l’ozio è un gran male
universale;
la pigrizia
quando è troppa, s’intoppa.

di Zorzetto